benvenuti nel mio blog

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lunedì 31 marzo 2014

Poncho e gilet con i telai - Poncho and vest with frames

Ciao a tutte,


Il mio post di oggi lo dedico a questi due miei lavoretti che ho fatto qualche mese fa.



La lavorazione di questi due capi è stata fatta con i telai di Maria di Gio, per chi fosse interessato puo' accedere al mio shop da QUI per il poncho e da QUI per il gilet.

Penso che molti come me, amanti degli hobby per la lana, andando per fiere e siti web, avranno già scoperto questi nuovi telai, ma per chi non li conoscesse, li allego in foto per farvi vedere di che cosa sto parlando.

Telaio a fili fari di 8 pirulini




Il telai hanno dei fori disposti su tre file, in modo da variare le misure delle piastrelle in tre grandezze diverse.

Per realizzare le piastrelle in entrambi i telai, la lana viene girata attorno a questi pioli (come da foto) nelle due direzioni in orizzontale e in verticale, in modo da ottenere una griglia. 

Telaio a fili dispari di 7 pirulini.




I giri dei fili per ogni fila di pioli, variano da 3 a 4 fili, più giri di lana si fanno più corposa e pesante viene la piastrella.

Ecco alcuni esempi di come vengono le piastrelle lavorate 

telaio a fili dispari

Telaio a fili pari 



Ed ecco il risultato a fine lavorazione.




Per lavorare con questi telai occorre:

Lana;
Un ago per lana di plastica o anche di acciaio;
Uncinetto;
Un paio di ferri se la lavorazione in base al modello da fare che si sceglie lo richiede.

Per la quantità della lana in base alla mia esperienza di lavorazione, è consigliabile acquistarne qualche gomitolo in più di quello previsto per la lavorazione.

Con questi telai si possono realizzare diversi capi, poncho, mantelle, scialli, gilet, coprispalle, scaldacollo, borse, borsettine, e coperte.

Per chi volesse vedere come viene realizzata la piastrella, e come viene cucita, allego i due video tutorial. La piastrella del video è realizzata con il telaio a fili pari.







Un saluto a tutte da Gio



giovedì 27 marzo 2014

Patchwork senz'ago tutorial - Patchwork tutorial without needle

Buongiorno a tutti,

Nel mio ultimo post, vi ho accennato che oltre a dedicarmi al patchwork con l’ago, mi dedico anche alla tecnica del patchwork senz’ago.

Per chi non lo sapesse, il patchwork con l’ago è una tecnica di rivestimento forme in polistirolo di qualsiasi genere, animali, portafoto, scatoline, piccoli quadretti e addobbi natalizi di qualsiasi genere.

Per iniziare a rivestire il polistirolo, occorre avere:

1             Una matita
2             Forma da rivestire
3             Una taglierina
4             Un punteruolo
5             Forbicina
6             Stoffe di cotone

Per rivestire le forme, si può utilizzare qualsiasi tipo di stoffa, cotone, vellutino, stoffe laminate, argentate, l’importante però, che il tessuto di qualsiasi tipo esso sia, deve essere, sottile per non creare fessure troppo grosse, e non trasparente, altrimenti quando si riveste la forma, traspare al di sotto il colore della palla.

Ci sono diverse tecniche di lavorazione: a intarsio, del carciofo, del triangolo spillato e quella dei ciuffetti.


La più semplice di tutte, che serve anche come approccio ai piccoli e vari lavoretti, è quella a intarsio, come da foto.



Per prima cosa avendo scelto la forma da rivestire, bisogna disegnarla, una volta ultimato il disegno, va passata lungo tutte le linee del disegno la taglierina, in modo da creare una piccolissima linea di taglio, dove andrà inserita la stoffa.

La stoffa, deve essere tagliata quel poco che serve a ricoprire la parte che si deve rivestire, e con l’aiuto del punteruolo, va inserita all’interno delle fessure create in precedenza con la taglierina (vedi foto).

Non bisogna inserirne tanta, ma quel poco che basta, per fissarla.

Una volta inserita, con la forbicina, va rifilata quella in eccedenza, e sempre con l’aiuto del punteruolo, s’inserisce all'interno delle fessure, quel poco di stoffina che rimane dalla rifilatura.

Questo lavoro, viene fatto su tutta la forma da rivestire, alternando in base al disegno le varie stoffine colorate.

La tecnica del carciofo non è complicata, ma più lunga, ed e' una tecnica di precisione in quanto, essendo tutti triangolini da attaccare uno sull'altro, si rischia che il lavoro risulti imperfetto.


La tecnica del triangolo spillato, è simile a quella del carciofo perché’ è fatta utilizzando i triangolini, ma a differenza del carciofo, i triangolini sono fissati al polistirolo con degli spilli come da foto,





o sono fissati da uno solo spillo lasciando libera tutta la stoffina.






Per la tecnica dei ciuffetti, bisogna tagliare piccoli quadratini di stoffa che vengono posizionati sul polistirolo nel punto da rivestire.

Si inserisce il punteruolo al centro del quadratino di stoffa, si spinge e si sfila lasciando la stoffa inserita, proseguendo la lavorazione per tutta la superficie da rivestire.





Spero che il tutorial sia chiaro e che possa essere di aiuto a chi volesse iniziare questa tecnica.

Un saluto a tutti da parte di Gio



mercoledì 26 marzo 2014

Coperte Patchwork Natale - Patchwork quilt Christmas

Un buongiorno a tutti voi,

Oggi ritorno a parlare di patchwork.

Mentre riordinavo i miei cassetti dove tengo le stoffine americane, per fare un piccolo inventario in previsione degli acquisti futuri, mi sono venute tra le mani, le rimanenze delle stoffe di Natale che ho comprato per i miei lavoretti.

Oltre al patchwork con l’ago, mi dedico anche all’hobby del patchwork senz’ago, creando addobbi natalizi di vario genere, e altri lavoretti.

Mi piace vedere le case addobbate a festa, il presepe, l’albero, le ghirlande, i vari oggetti che abbelliscono i mobili, l’atmosfera di casa cambia, si sente il calore della festa.

Pensando alla mia voglia di cucire e realizzare qualcosa di diverso dai soliti addobbi, per il Natale che è appena passato, mi è venuta l’idea di dare un tocco natalizio anche alla stanza da letto creando le coperte per i miei due lettini.

Ho cercato ispirazione in diversi siti per capire come avrei voluto realizzarle, e finalmente dopo varie ricerche, nel sito dei download free di Benartex Pattern, ho trovato il modello che m’interessava, ed ecco qui il risultato.

Queste sono le mie coperte.

 

Questo è il modello originale.
 

Non ho trovato le stoffe uguali a quelle della coperta descritta, ma mi sono attivata e con un po’ di pazienza ho trovato delle stoffe che si potessero adattare al modello, inoltre per mantenere il disegno intero della piastrella e adattarlo alle misure dei miei lettini ho dovuto eliminare i bordi della coperta originale, lasciando solo un bordino.


Un saluto a tutti da parte di Gio


venerdì 21 marzo 2014

Tutorial scatolina porta nastrini - Box door ribbons tutorial

Ciao a tutti,

Qualche giorno fa’, nel fare uno dei miei tanti lavoretti, sono andata a rovistare nella scatola dei miei nastrini per trovarne uno che mi si adattasse al bigliettino di auguri che stavo facendo, e mentre cercavo, mi sono resa conto che in quella scatola, i nastrini si erano sfilati dal proprio rotolino, e si erano mischiati gli uni con gli altri.

Essendo io amante dell’ordine, e non avendo spazio per appenderli al muro in uno di quei bei contenitori di legno, mi è venuto da pensare:

“Come faccio a tenerli in ordine e a portata di mano, senza dover cercare nella mischia quello che mi serve?”.

Pensando e ripensando mi è venuto in mente che una volta, navigando in qualche sito internet inerente ai nastrini, avevo visto una scatola dove si poteva inserirne dentro diversi e tirarli da una piccola fessura sul davanti.

Non sono riuscita a trovarlo quel sito, per vedere nell’eventualità di acquistare la scatola, ma, ho pensato al modo di crearla.

Ho messo giù il disegno ed ho realizzato queste due che vi faccio vedere.




Di seguito tramite un piccolo tutorial, vi mostro passo passo, come le ho realizzate.

Per prima cosa, bisogna sapere quanti rotoli di nastrino volete tenere all’interno della scatola.

E' preferibile che i rotoli di nastro siano tutti della stessa dimensione, in modo che cll'interno stiano fermi.

Io per quella rossa come da tutorial, ho inserito 5 nastrini dello spessore di 2 cm per ognuno.


A questo punto, mettendoli tutti vicini l’uno all’altro, bisogna prendere le misure, larghezza, profondità e altezza.











Le misure di base sono 11,5 cm di larghezza, per 9 cm x 2 di altezza per tutti e quattro i lati.

Ho adoperato un cartoncino di circa 220 gr. e, per rendere la scatola più resistente, ho doppiato le misure laterali  (9 cm x 2).

Ritagliando il cartoncino si avrà, questa forma.


Al centro degli 11,5 cm, si devono creare le piccole fessure, dove fare uscire i nastrini.

Tenendo conto che il nastrino è largo 2 cm, le fessure devono essere della stessa larghezza per permettere l’uscita liberamente.

Considerando che i miei nastrini sono 5, alternandoli, ho creato 5 fessure alte 1 cm e larghe 2 cm.


Con l’aiuto di una pieghetta e il righello, ho creato le pieghe della scatola, e ho iniziato a piegare il cartoncino per dare forma alla scatola.





I laterali del cartoncino anch'essi piegati vanno inseriti dentro alle alette di rinforzo della scatola.


Ed ecco la scatola ultimata.



Inserire dentro i nastrini, farli fuoriuscire ognuno da ogni foro e chiudere con il coperchio.






Il coperchio viene creato con la stessa procedura effettuata per creare la scatola, tenendo conto che si deve aumentare la misura di 2 millimetri per lato, poiché il coperchio deve essere leggermente più largo.


Spero che il tutorial sia stato chiaro e vi possa interessare, ed essere utile.



Un saluto a tutti voi da parte di Gio.



lunedì 17 marzo 2014

Punto croce tutorial per principianti - Cross Stitch tutorial for beginners

Ciao a tutti, e ben tornati nel mio blog.


Oggi vorrei approfondire per le persone che volessero iniziare a ricamare a punto croce e non sanno come fare, alcune nozioni basilari che vanno seguite per ottenere un buon inizio di lavoro.

Nel mio post precedente, ho parlato delle tele che si usano per ricamare, ma è importante sapere prima di cominciare un ricamo, quanto spazio occupano i punti sul tessuto, il tipo di ago da utilizzare e la quantità di filo che deve essere usato.

Per quanto concerne l’ago va detto che, indipendentemente dal numero e grandezza, va usato un ago a punta arrotondata.

Per quanto concerne il tipo di cotone, ve ne sono diversi, il dmc mouliné, il cotone perla anchor n. 5, perla anchor n. 8, il cotone mouliné anchor, ecc… sta a voi decidere quale usare. 

Per quanto riguarda quanti fili adoperare nella stessa gugliata, più grande è la trama della tela più fili bisogna adoperare.

A questo proposito la tabella seguente potrà essere di aiuto per la scelta che farete.


Tipo di tessuto                           cm x 10 punti                 numero di fili da utilizzare        numero ago

Aida 45 fori in 10 cm                   10 punti=cm  2.2                  3                                            22
Aida 55 fori in 10 cm                   10 punti=cm 1.8                   2                                            24
Aida 60 fori in 10 cm                   10 punti=cm  1.75                3                                            22
Aida 59 fori in 10 cm                   10 punti=cm  1.7                  3                                            22
Aida 56 fori in 10 cm                   10 punti=cm  1.8                  3                                            22


Per iniziare a lavorare, una volta scelto lo schema che si vuole realizzare, bisogna tagliare la stoffa per posizionare il ricamo sul tessuto, questo è fatto seguendo varie fasi.

  1.          Calcolare quanto spazio occuperà il ricamo sulla tela (vedi tabella su menzionata);
  2.          Tagliare la tela tenendo presente di lasciare un margine di 10 cm per lato;
  3.          Contornare i margini con un sorfilo per evitare che la tela si sfilacci mentre ricamate;
  4.           Calcolate il centro della tela per posizionare il ricamo
  5.           Eseguire due filze centrali, una nel senso della lunghezza e una nel senso della larghezza (il punto d’incrocio delle due filze corrisponderà al centro della tela e dovrà coincidere con il centro del disegno come da foto allegata.)


Le filze è consigliabile eseguirle di cinque punti per consentire un rapido controllo dello svolgimento del lavoro.

A questo punto si può iniziare a ricamare.


Normalmente il punto croce si lavora in righe orizzontali da sinistra verso destra.
Seguendo lo schema allegato,


per fare un punto croce, bisogna uscire con l'ago dal punto 1, foro in basso a sinistra di un quadretto della tela, ed entrare nel punto 2, foro in alto a destra dello stesso quadretto. Uscire dal punto 3 ed entrare  in 4, da 5 a 6. Completando la riga.

Per completare le crocette, i punti di chiusura si lavorano da destra verso sinistra, l'ago esce dal punto 9 ed entra nel punto 10 in alto, dal punto 11 al punto 12. Completare la riga di ritorno e ripetere questa sequenza di punti fino a ricoprire tutta l'area indicata nello schema.

Per chiudere il lavoro e fermarlo, quando il filo sta per finire, bisogna farlo sul retro, inserendo l’ago sotto i punti già eseguiti per un paio di cm, tagliando l'eventuale coda eccedente.


Per riprendere a ricamare con una nuova gugliata, per fermare il nuovo filo si possono usare anche i punti già eseguiti.

Quando si inizia un lavoro e' consigliabile iniziarlo dal punto centrale del disegno, questo, da la possibilità' di rimediare ad eventuali errori nel taglio della stoffa che, potrebbe risultare inferiore al quantitativo richiesto dai punti. 

Queste sono le nozioni di base per approcciarsi al punto croce, spero che il tutorial realizzato possa interessare ed essere di aiuto, nel caso di ulteriori chiarimenti in merito potete sempre contattarmi.

Un buon giorno a tutti da parte di Gio



sabato 15 marzo 2014

Quattro stagioni a punto croce - Four seasons cross-stitch

Ben venuti nel mio blog,

Oggi vi parlo di un'altra passione racchiusa nel mio cassetto.

Il punto croce.

Ho iniziato il ricamo del punto croce da ragazzina, mi dilettavo a creare dei centrini da tenere sui mobili.
La tecnica del punto croce di quegli anni, era semplice, solo punto croce e punto scritto, era facile farlo perché si ricamava per lo più su tela aida o emain.


Per le crocettine come me è facile capire a che tipo di stoffa mi riferisco, ma per chi non conosce il punto croce e volesse approcciarsi a questo hobby, la tela aida, spiegato in modo semplice, è un tipo di stoffa che può essere in cotone o lino, con la trama a quadratini già predisposta con dei buchini che facilitano il passaggio del filo senza problemi.

Ci sono diversi tipi di tela aida, e si distinguono in base alla trama. Le trame vengono distinte in numeri, 25 count, 40 count, 55 count, 60 count, 18 count. I caunt (misura anglosassone), si riferiscono ai quadratini che ci sono in 10 cm di stoffa, e in base alla grandezza dei count, si decide quanti fili bisogna adoperare per ricamare.

Oggi il ricamo a punto croce è diverso da quando ero ragazzina, ci sono nuovi punti da eseguire, i lavori si arricchiscono di perline, cotoni metallizzati, in alcuni casi si lavora con due o tre cotoni di colore diverso nella stesso ago, e soprattutto, i lavori più importanti, si lavorano su tele di lino, e si creano dei veri quadri che arricchiscono le pareti di casa nostra.

Le crocettine come me conoscono sicuramente gli schemi di Nora Corbett, quelli di Heaven and hearth, Permin, Joan Elliot e tanti altri, ma per chi non li conosce è volesse rendersi conto di quello di cui parlo, basta entrare in internet e prendere spunto.

Le quattro stagioni che allego in foto, realizzate da me negli anni passati, sono state l'inizio dei miei lavori a punto croce che abbelliscono le pareti di casa mia.


















































Adesso, ho iniziato un nuovo quadro che allego in foto.


Celtic Summer

Dimensioni in punti: 157x238 punti. 


Non so quanto tempo mi ci vorrà per terminarlo, e come verra', ci provo, l'importante è finirlo.


Un saluto a tutte voi da Gio


mercoledì 12 marzo 2014

Borsa portalavoro Patchwork - Patchwork bag

Buon giorno a tutti,

Nel proseguire la mia voglia di scoprire nuove tecniche e nuovi progetti con il patchwork, un giorno entrando sempre in youtube, ho visto il video fatto da Ana Cosentino che parlava di borse.
Devo dire che (almeno per me), è bravissima con i suoi video, spiega bene quello che sta per creare, e i vari passaggi e le varie indicazioni delle misure, di come cucire e rifinire, mi hanno dato la possibilità’ di creare diversi lavoretti.
Uno di questi, è la borsa porta lavoro che ho realizzato nei mesi scorsi, e che vi faccio vedere.










Naturalmente, è diversa da quella che ha realizzato lei, sia per i laterali, lei li ha realizzati con una stoffa unica, sia per i manici e l’uso della borsa.
Io, ho solo preso lo spunto della piastrella ed ho realizzato questa borsa portalavoro che potete trovare QUI nel mio shop per chi fosse interessato ad acquistarla.

Spiegare come realizzare il taglio delle stoffe, diventa un po’ complicato, ma se qualcuna è interessata a sapere come fare, allego il video dimostrativo che sicuramente potrà aiutare più delle spiegazioni.









Un saluto a tutte voi da Gio


lunedì 10 marzo 2014

Coperta Patchwork - Patchwork quilt

Buon giorno a tutti,

Da due anni a questa parte per puro caso, entrando un giorno in youtube, mi sono imbattuta in un video che spiegava che cosa occorreva per iniziare la tecnica del patchwork, e come si vuol dire!

"Cupido scaglio la freccia e.... fu amore a prima vista".

In poco tempo ho comprato i materiali occorrenti, i primi regoli, il tappetino per il taglio, la taglierina e soprattutto, ho iniziato a cercare i modelli per darmi un'idea di quello che volessi realizzare.

Per prendere la mano alla nuova tecnica, ho iniziato a creare delle singole piastrelle, ho cucito, scucito e ricucito quello che non veniva bene, man mano capivo, dove sbagliavo e perfezionavo il lavoro.

Dopo aver realizzato diverse piastrelle, fatto qualche porta trucchi e delle presine, ho deciso che era giunto il momento di realizzare qualcosa di più grande e più impegnativo, ed ecco quello che ho realizzato.



La mia prima coperta.



Devo dire che è stato un lavoraccio, non tanto nel cucire le stoffine una con l’altra, ma per la quiltatura.

Ho deciso di fare una quiltatura a macchina, e fin qui tutto bene, ma! Che fatica con la macchina per cucire! Piano piano però, e con molta pazienza, sono arrivata alla fine.

Questa è la prima delle quasi sei coperte che ho fatto, dico quasi sei perché’ due sono in fase di ultimazione, ma per me rimane sempre la più importante.

Per chi fosse interessato alla realizzazione di questo modello, può prendere visione del mio post "Coperta Patchwork Tutorial" che ho fatto in seguito dietro richiesta.
In questo post spiego passo passo con figure e misure come realizzare le 2 piastrelle basi e come cucirle.



Un saluto a tutti.